È uscito il film di Peter Jackson. E tutti noi lo abbiamo visto. Come nelle migliori famiglie, ci siamo seduti intorno a un tavolo, tra una pinta di birra e una fumata di pipa, ognuno ha detto la sua opinione. Come i Nani con le stoviglia nella casa di Bilbo Baggins, gli entusiasti si sono contrapposti ai contrari per tutto il tempo, dandosele di santa ragione! Come è giusto che sia, riportiamo alcuni dei pareri della serata. Se cercate una recensione ragionata, serena e obiettiva del film di PJ avete sbagliato posto. Qui mi tolgo tutti i sassolini che mi ha messo nella scarpa il film. Se avete fretta, in fondo, sotto le note, c’è il giudizio sintetico. Se volete leggere i giudizi positivi sul film, andate qui. Non leggete il resto di quest’articolo se non avete ancora visto il film!
Lo Hobbit visto da un integralista
Peter Jackson mi ha stupito. Mi ha preso in contropiede. Ha fatto delle immani cazzate dove la via a me sembrava più semplice e lineare e fool-proof, mentre talaltra ha fatto (poche) modifiche secondo me condivisibili. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio:
Prologo: Serse, il re dei Nani, cresciuto in superbia, vuole che tutti si presentino a lui per riverirlo. Appare Thranduil in vista di Erebor in groppa a una renna (*1*) al comando di una schiera di Elfi, ma non ricorda perché mai sia li e torna a casa con tutti gli Elfi. Forse perché gli pareva brutto disturbare mentre i Nani stavano ricevendo la visita di un drago. Riceve una paga spropositata per questo cameo, e ciò suscita il rancore dei Nani, che per una cifra minore debbon fare tutto il film. E la scena passa a Hobbiton, ove Bilbo sta scrivendo il suo diario per Frodo – parte che trovo del tutto inutile. O forse dannosa perché rafforza l’effetto “prequel”. Ma proseguiamo. Gustosa l’apparizione dei Nani, malgrado siano rappresentati – spiace dirlo – cafoni non poco. Thorin a me fa sempre venire in mente Sandokan, mentre Bofur, il Nano col cappello con paraorecchie, sembra Elliot Gould nel film “M.A.S.H.” Sulla permanenza a casa Baggins poco ho da dire. Finalmente i Nani con Bilbo e Gandalf si muovono da casa Baggins… e siamo a metà film. Un capitolo del libro, mezzo film!
Dopo aver fatto un po’ di strada i nostri eroi incontrare i Troll – PJ fa delle modifiche abbastanza ampie ma, per il mio gusto, condivisibili. Che sia Bilbo a “intortare” i Troll fino all’alba per me è grave soltanto perché Bilbo dovrebbe essere ancora il cinquantenne imbranato che ben conosciamo. Ma PJ ha deciso che Bilbo deve essere un eroe da subito, e PJ è uomo d’onore…
E qui, o forse prima dei Troll (
non rammento) c’è un cameo di Radagast, che su Endor imperversa su una slitta trainata da conigli. Non ci sono (ancora?) gli ewoks sulla luna boscosa. ma malefiche creature con lunghe zampe – no, non gli at-at imperiali – ma dei ragni giganti.
Ma andiamo avanti: i nostri, come sa ogni buon lettore di Tolkien, passati i Troll puntano ora su Rivendell. E anche nel film. Ma non nella maniera barbosa e banale del libro, ma in maniera molto più dinamica. Vengono raggiunti da Radagast “lo Stravolto” (in tanti sensi), e poi vengono attaccati da mannari cavalcati da goblin. Così, tanto per far casino! Per distrarre i mannari Radagast decide di fare da esca, contando nella rapidità dei suoi conigli (*2*). E questa è secondo me la parte più brutta del film, con Radagast (e mannari al seguito) che sfrecciano da una parte all’altra dello schermo – ricordandomi Autogatto e Mototopo – mentre gli altri cercano di svignarsela “zitt, zitt”, come Lupo Alberto. Fallendo miseramente. E quando i nostri eroi sembrano essere con le spalle al muro di fronte a preponderanti forze nemiche, PJ gioca un asso nella manica e sfodera il settimo cavalleggeri, che stermina Orchi & mannari salvando i nostri eroi. Ma, essendo cavalleggeri Elfi, non suonano con la tromba la carica che abbiamo udito in tanti film western. Peccato! La compagnia arriva a Rivendell e i Nani si arroccano in una sorta di “testuggine” circolare, mentre dei cavalieri li cirondano, girandogli intorno in due anelli concentrici e controrotanti. «È arrivato il circo Togni!», penso. Ma no, non è il circo, è re Elrond (*3*). PJ, oltre a inserire il circo e incoronare Elrond, elimina gli Elfi «sciocchi e canterini» – e ammetto che quest’ultima cosa non mi dispiace affatto.
Segue Bianco Consiglio. Galadriel in blu sembra veramente la Madonna, ma è bellissima e va bene così. Eccepisco (a parte Saruman con capelli lisci e barba crespa) che Gandalf avrebbe scelto Bilbo perché «gli fa coraggio». Non ho un malore solo perché questo abominio l’ho già visto nei trailer e son rassegnato. Ma il viaggio prosegue e i nostri si imbattono nei “giganti di pietra” – se PJ gli avesse solo fatto tirare pietre secondo me sarebbe stato il massimo. Invece no.
E s’arriva ai Goblin sottoterra. Io già mi pregustavo claustrofobiche scene alla Alien; ma questo è un film treddì, per cui gli spazi sotterranei sono amplissimi (come già a Erebor) e qui intersecati da ponticelli di legno e corda. I nostri son portati davanti a un grande Goblin orrido ma con una dizione splendida che li interroga e li minaccia. Ma, grazie a Gandalf, si liberano e fuggono uccidendo orchi a decinaia, facendo l’occhiolino a Indiana Jones e a Frankenstein junior (potrebbe andar peggio …). Altra scena utile solo al treddì. Intanto Bilbo s’è smarrito, e l’incontra Gollum (mancano 4 indovinelli – PJ li metterà nella versione estesa?). Splendido. Vale l’intero film.
Hobbit e nani fuggono dalle miniere e vengono affrontati da Azog (*4*) l’Orco pallido (*5*) con arto artificiale (*6*), in groppa a “Mastro di Chiavi” insieme ad altri orchi&mannari. Mentre i nostri sono tutti su un albero per sfuggire ai mannari (gli altri alberi son stati abbattuti a morsi e spallate da “Guardia di Porta” e dai suoi accoliti) sbeffeggiati da Azog, Sandokan parte alla riscossa, brandendo un’arma nella destra e, a sinistra, un ramo di quercia impugnato come un tonfa. E viene messo prontamente ko da Azog dal cucchiaio in titanio. Ed ecco arrivare il fido Yanez a salvare Sand .. ahem ecco accorrere Bilbo a salvare Thorin (*7*). Ma nemmeno Bilbo, benché aiutato dalle pigne al napalm di Gandalf (*8*), può farcela. In quella arrivarno le aquile a salvare i nostri e a uccidere molti warg – chissà come si adirerà Gozer il Gozeriano!
L’arrivo di un’aquila da soccorso apposta per l’esanime Thorin mi rammenta sia Spazio 1999 (Alan, qui Koening, abbiamo recuperato Thorin, partiamo!) sia la cavalcata delle valchirie (*9*). Mentre le aquile, tratti in salvo i nostri, si allontanano, Gandalf, doppiato da un ottimo Proietti, avrebbe potuto esclamare: «Azog, io anderò a Erebor, ma tu devi andà a fanc…!». Ma il buon PJ temo non abbia visto Febbre da Cavallo… Le aquile depositano i nostri sulla Carroccia e, per uno strano caso, Smaug a Erebor si desta dopo un sonno di 60 anni. Che sfiga, ‘sti Nani!!!
Note:
*1* – Ma non ho fatto caso se la renna avesse il naso rosso.
*2* – che El-ahrairah ti perdoni, PJ – perché io non lo farò! (si, eccheggio volutamente Vincenzo Beretta nella sua splendida recensione de Le due torri)
*3* – Re? Re! Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare (Dante)
*4* – Ma non era morto a Moria, chiederete voi? Ecchemmifrega, sembra rispondere PJ. Io ce lo metto e je metto pure l’arto artificiale. Tiè!
*5* – Perché è pallido? Razzismo? “Orco pallido parlare con lingua biforcuta, augh!”. Non lo so. E non è rilevante, sembra. Certo che minorato e bianco in un popolo di neri – più ghettizzato di così!
*6* – Arto che ho prontamente battezzato protesi del c…o (ma non in senso letterale) [Pat Pending] – detta protesi mi ricorda molto un cucchiaio di plastica per girar l’insalata (di quelli con i rebbi), solo pantografato in scala maggiore e costruito in titanio. Una cosa orrenda.
*7* – Era più credibile la prima? Son d’accordo con voi, ma questo è PJ. In più speravo almeno apparisse la bella Perla di Labuan, ma son
rimansto deluso
*8* – In effetti, Gandalf, lanciando le sue pigne ‘nfocate, poteva ben esclamare: “Mi piace l’odore del napalm la mattina”.
*9* – napalm e Wagner: un connubio ormai indissolubile 😉
Giudizio sintetico
Se avesse tagliato una mezz’ora, sarebbe stato probabilmente meglio.
Lo stesso se avesse lasciato Bilbo ‘imbranato’ e Thorin più Nano e meno Sandokan
Pavento l’inevitabile extended edition, ancora più lunga
Voto: 7-
– VAI ALLA RECENSIONE POSITIVA DELL’ARST.
Altre recensioni, sostanzialmente positive, potete leggerle qui:
– Il film di Peter Jackson, secondo Franco Manni
– Il film di Jackson, secondo Tom Shippey
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Ovviamente per “cucchiaio da insalata” intendo uno con i rebbi
Tipo quello in una delle foto che trovate qui
http://www.pagineprezzi.it/accessori_per_macchine_del_caffe.htm